«Eva»
(Mina & Celentano, 10.11.2017. Luigi De Rienzo e Andrea Gallo) LUI: Che danno hai fatto, indietro non si torna più ora che il quadro è dipinto e il chiodo sta su punto a capo per colpa di Eva un peccato quell’ultima cena in principio fu amore ma adesso che cos’è. Io sai per colpa di Eva più pace non ho e sguscio qui tra i ricordi di luna e falò fotogrammi di un mondo lontano un amore tenuto per mano in quel mondo l’essenza di tutto eri tu. Eva accidenti a te questa vita strana mi riporta a te. Brava tu a dimenticare e a ridisegnare traiettorie nuove. LEI: Amaro il pensiero che porta a voltarti le spalle congelo le voglie giù in fondo per celarle a te LUI: guardo l’amore che è stato un incubo acceso scendi oh diva dal pulpito che ho creato per te. LEI: Ora che il mandorlo è in fiore, il mio fiore non c’è qui nel giardino incantato il mio posto qual’è in rovina i miei giorni migliori sono morsi i tuoi baci di ieri indelebile il tempo speso insieme a te. Eva accidenti a me la mia vita grama che non scorda te. Brava, tu a dimenticare, a ridisegnare traiettorie nuove Insieme: Amaro il pensiero che porta a voltarti le spalle congelo le voglie giù in fondo per celarle a te LUI: guardo l’amore che è stato un incubo acceso scendi oh diva dal pulpito che ho creato per te. LEI: Eva Insieme: accidenti a te questa vita sbanda e mi riporta te LEI: Brava, Insieme: tu a dimenticare, a ridisegnare traiettorie nuove. LEI: Eva, accidenti a te...
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